
Tasso di fecondità totale
Tasso di occupazione 20-64 anni, per Genere e Provincia
Piramide delle Età e struttura della popolazione nelle Province italiane
Occupazione nei Grandi Comuni per Genere
Analizzare l'organizzazione aziendale
Elearning
Modelli d'impresa familiare
Smartworking per Zurich: "Fiducia e responsabilità"
Smart working per tutti nella start up innovativa
Orari autogestiti e partecipazione fanno la differenza
Turni e orari fluidi come l’acqua minerale
Al call center patti chiari e parola ai lavoratori
Part time a misura di mamma e azienda
Modelli d'impresa familiare
Modelli d'impresa familiare
Il videotutorial introduce il concetto di impresa quale sistema aperto, descrivendo gli elementi che lo costituiscono e gli attori che vi partecipano.
Le imprese italiane.
L’infografica rappresenta le caratteristiche principali del sistema imprenditoriale italiano, in relazione ai dati emersi dal 9° Censimento Istat
Il video tutorial definisce cos’è l’impresa familiare, descrivendone le tipologie, i diversi stadi evolutivi ed il ciclo di vita.
Il videotutorial illustra le diverse tipologie di network che costituiscono la reti di relazioni fra l’azienda ed altre imprese o istituzioni. L’insieme di questi network definisce gli stakeholder interni ed esterni dell’impresa.
Il ciclo di vita dell'impresa familiare.
La scheda approfondisce il tema legato al ciclo di vita dell’impresa familiare, presentando il modello del CERIF e quello elaborato da Churchill e Lewis.
Schema di analisi dell'impresa.
La scheda descrive i passi da seguire per analizzare l’impresa.
Schema di analisi delle relazioni con gli stakeholder.
La scheda fornisce una guida per analizzare le diverse relazioni in essere o in divenire per la creazione della rete tra l’impresa e gli stakeholder.
Filiere e distretti industriali.
La scheda approfondisce il tema delle filiere e dei distretti industriali, descrivendo per ciascuno gli elementi caratterizzanti.
Le relazioni industriali: i modelli.
Il tutorial introduce gli elementi su cui si basano i modelli di relazioni industriali ed esamina le dimensioni oggettive e soggettive che hanno implicazioni rilevanti su queste relazioni. Inoltre, illustra il modello collaborativo, basato sul pluralismo organizzato, descrivendo due casi concreti di applicazione di questo modello (Ducati Motor Holding e Corneliani).
L'organizzazione sindacale.
Il tutorial descrive i principi giuridici che regolamentano l’attività sindacale e ne illustra le dimensioni sul piano individuale e collettivo e gli ambiti di attività. Inoltre, delinea i principi giuridici che tutelano la libertà di associazione tra imprenditori. Infine, descrive le modalità di costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali e di quelle unitarie.
Il contratto collettivo.
Il tutorial esamina il contratto collettivo, descrivendone le funzioni secondo quanto previsto dalla normativa, e, sempre in questo ambito, analizza quale efficacia ha questo contratto su quello individuale.
I livelli di contrattazione.
Il tutorial illustra i diversi livelli di contrattazione: interconfederale, collettiva nazionale e di secondo livello, presentando per ognuno le caratteristiche e gli attori coinvolti. Inoltre offre una chiave di lettura dei rimandi tra i diversi livelli di contrattazione, delineandone limiti ed opportunità.
I dati sulla contrattazione di II livello.
La scheda , partendo dai risultati presentati dal progetto SICA, realizzato da CNEL e ISTAT, delinea quali sono le caratteristiche e la diffusione della contrattazione di II livello in Italia.
Il caso Pomigliano.
L’infografica mostra le diverse fasi che hanno caratterizzato la contrattazione nel caso FIAT di Pomigliano.
Gli accordi del caso Pomigliano.
Di seguito sono indicati gli accordi che si sono susseguiti nella contrattazione nel caso FIAT di Pomigliano.
- Accordo quadro per la riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009.
- Accordo interconfederale 15 aprile 2009 per l’attuazione dell’accordo-quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009, stipulato da Confindustria e Cgil, Cisl, Uil.
- 29 giugno 2009 Fim-Cisl e Uilm-Cisl comunicano a Federmeccanica la disdetta del CCNL 2008
- Ipotesi di accordo per il CCNL per l’industria metalmeccanica privata e della installazione di impianti del 15 ottobre 2009, stipulato da Federmeccanica, Assistal e Fim, Uilm (non firmato da Fiom)
- Accordo aziendale di lavoro del 15 giugno 2010, stipulato tra Fiat Group Automobiles e Fim, Uilm e Fismic (Accordo in deroga rispetto ai CCNL, non firmato da Fiom)
- Comunicato Stampa di Federmeccanica del 7 settembre 2010, con cui rescinde il CCNL siglato il 20 gennaio 2008
- Intesa modificativa del Ccnl 2009 del 29 settembre 2010, stipulata da Federmeccanica, Assistal e Fim, Uilm
- Comunicazione dell'uscita della FIAT da Confindustria del 3 ottobre 2011
- Accordo sul nuovo assetto contrattuale per i lavoratori della Fabbrica Italia Pomigliano della FIAT S.p.A. del 29 dicembre 2010, stipulato da Fiat e Fim, Uilm, Fismic, Ugl
- Accordo Metalmeccanici - Automotive, FCA Pomigliano del 17 febbraio 2011
Ulteriori esempi di accordi aziendali
Di seguito sono presentati gli accordi stipulati da aziende diverse:
- Ipotesi di accordo del 28 luglio 2015, stipulata da Comifar Distribuzione S.p.A. , FILCAMS-CGIL,FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL
- Contratto integrativo aziendale del 28 ottobre 2015, tra Eataly Distribuzione S.r.l., ILCAMS-CGIL,FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL
- Contratto integrativo aziendale del 21 gennaio 2016, tra IKEA Italia Retail S.r.l. e le Organizzazioni Sindacali Nazionali
Link utili
Di seguito sono indicati alcuni contenuti utili per approfondire i temi di questo modulo.
- Un moderno sistema di relazioni industriali per un modello di sviluppo fondato sull'innovazione e la qualità del lavoro. A cura di CGIL, CISL e UIL, gennaio 2016
- Se l'azienda è solo una questione di famiglia. Articolo di Guido Della Valle e Paolo Di Lorenzo in cui sono illustrati cinque modi per favorire una selezione più meritocratica all'interno dell'impresa familiare
- Osservatorio AUB sulle aziende familiari italiane (ottava edizione). L’Osservatorio AUB rappresenta una completa ed estesa rilevazione sulle aziende italiane a controllo familiare. L’Ottava edizione dell’Osservatorio presenta per la prima volta quali sono i modelli che hanno caratterizzato le aziende familiari di successo nel nostro Paese e identifica le 200 aziende familiari “Benchmark” che hanno mostrato performance economico-finanziarie superiori alla mediana del proprio settore in termini di crescita, redditività e indebitamento dall’avvio della crisi ad oggi.
- Il fascino di lavorare per un'impresa familiare. Articolo di Markus Weishaupt in cui l'autore i fattori attrattivi dell'impresa familiare